la mia Ampelopsis brevipedunculata ha una bella storia. la comprò ad una fiera autunnale ( forse quella al castello di Paderna?) la mia amica Elena. era una piccola piantina a mio parere insignificante, ma a lei era venuta voglia di provarla nel lugubre inverno parmigiano. non è detto che lo sopporti, effettivamente. proviamo.
nel trasporto delle piante e nella relativa gita nel mio terrazzo e nel suo giardino per rimirare gli ultimi acquisti, Elena mi affibia una rametto di questa vite americana…prova a tenerlo anche tu, sisamai che attecchisca meglio, hai più sole, meno freddo..etc..etc.
nella totale indifferenza faccio sprofondare questo rametto in un vaso vuoto, ma dotato d’irrigazione ed un terriccio decente, e me ne dimentico.
me ne dimentico per tutto l’inverno e per la primavera. su richiesta della mia amica ho poi notato che il rametto aveva attecchito ed era in ottima forma. passa l’estate e tutta la mareggiata di fioriture e malattie e lumache e continui assestamenti all’irrigazione…queste foglioline restano abbastanza in disparte.
poi ecco che spuntano queste meravigliose bacche blu.
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